Particolare attenzione viene riservata alla terapia dell'obesità :
L'obesità è una malattia complessa, caratterizzata da molteplici problematiche, metaboliche e psicologiche, che possono portare a problemi di salute invalidanti e agire sulla sfera sociale, lavorativa, affettiva.
Con un approccio multisciplinare alla malattia, gestito da specialisti che possiedono conoscenze specifiche della patologia ed hanno esperienza nel campo dell'obesità, viene offerto al paziente la possibilità di creare percorsi terapeutici personalizzati.
l'endocrinologo valuta l'entità dell'obesità, le sue complicanze e ne esclude le cause secondarie. Valuta inoltre, in base alle linee guida del trattamento dell'obesità, l'inserimento nel programma terapeutico di farmaci specifici registrati per la terapia dell'obesità fin dall'inizio del percorso o durante il percorso, in base alle risposte del paziente
Il dietista valuta lo stato nutrizionale del paziente attraverso la rilevazione dei parametri antropometrici, indagando le abitudini alimentari e la storia dietetica. Formula ed elabora diete personalizzate e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente lungo tutto il percorso nutrizionale. Svolge un’attività educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buon stato di salute.
Lo psicologo esplora, insieme al paziente, la presenza di fattori cognitivi ed emotivi che possono sfuggire alla consapevolezza del paziente stesso, quali un’alta sensibilità al potere gratificante del cibo, difficoltà nella regolazione delle emozioni legate al cibo, e che possono avere un impatto sul comportamento alimentare.
Il Chirurgo bariatrico pone, in base alle caratteristiche cliniche del paziente, l'indicazione ad intraprendere un percorso chirurgico con l'obiettivo di ottenere una riduzione stabile del peso corporeo ed un miglioramento/risoluzione delle problematiche connesse all'obesità come ad esempio il diabete mellito. La scelta del tipo di intervento chirurgico dipende dalle abitudini alimentari del paziente, dalle patologie preesistenti ed alcuni indici antropometrici come l'indice di massa corporea.
Al termine della visita verrà proposto e concordato con il paziente il percorso terapeutico ritenuto più idoneo con pacchetti di visite di controllo personalizzate in base alle esigenze del paziente. La fisioterapia e un programma di esercizi fisici mirati potranno essere valutati ed effettuati dai fisioterapisti del Centro Aequocenter, adiacente all'ambulatorio
L’orlistat è un farmaco in compresse che inibisce la lipasi pancreatica, enzima che permette l'assorbimento dei grassi. Si ha così una riduzione dell’assorbimento dei grassi alimentari di circa il 30% con eliminazione tramite le feci. E' In commercio dal 2007 con il nome Xenical .
L’orlistat può essere utile nel mantenimento del peso corporeo, nel prevenire l’insorgenza del diabete, nel ridurre i livelli di trigliceridi. Tra i possibili effetti collaterali dell’orlistat ci sono i disturbi gastro intestinali, in particolare feci diarroiche con possibile incontinenza fecale, legata soprattutto all'assunzione di cibi grassi (formaggi, fritti, dolci etc)
La liraglutide svolge azione analoga ad un ormone prodotto fisiologicamente dal nostro intestino, subito dopo il pasto. Ha il ruolo di rallentare lo svuotamento gastrico e di ridurre la sensazione di fame e la sua azione dura pochi minuti. il farmaco invece ha il vantaggio di restare in circolo per più tempo (circa 12 ore). E' in commercio dal 2009 per la cura del diabete mellito (nome commerciale Victoza) e dal 2015 per la terapia dell'obesità ad un dosaggio più elevato (nome commerciale Saxenda). Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia della liraglutide nel calo e mantenimento del peso, nella prevenzione del diabete mellito , nel miglioramento delle apnee notturne. La somministrazione è per via iniettiva sottocutanea per mezzo di penne pre-riempite. Si inizia con la dose giornaliera di 0.6 mg, che può essere incrementata fino a 3.0 mg/die. Possibili effetti avversi sono: nausea, vomito, diarrea, stipsi, dispepsia, dolore addominale.
Il farmaco, approvato nel 2015, è in compresse ed è una associazione di due farmaci, presenti in commercio da molti anni: naltrexone e bupropione. La loro associazione agisce a livello cerebrale riducendo l'appetito e aumentando il consumo di calorie. Essendo il bupropione un blando antidepressivo, migliora l'umore e aumenta il senso di autostima. Aiuta a non percepire il cibo come fonte di piacere e ricompensa, riducendo così il senso di fame. Ci sono però possibili effetti collaterali, quali cefalea, vertigini, nausea. La pressione arteriosa deve essere costantemente monitorata. Il farmaco non può essere da pazienti con epilessia e disturbo bipolare.
In conclusione la terapia farmacologica rappresenta un grande passo avanti nel trattamento delle obesità ed un valido aiuto nel cambiamento dello stile di vita. che rimane comunque alla base della terapia dell'obesità. Le opzioni farmacologiche attualmente disponibili in commercio hanno un buon profilo di sicurezza ed efficacia. Nella scelta del farmaco più adatto bisogna tener conto delle caratteristiche del soggetto, di eventuali controindicazioni all'uso del farmaco, ma anche del costo di ciascun farmaco , che è a totale carico del paziente (fascia C) e non è attualmente a carico del sistema sanitario nazionale.
Viene praticato con il posizionamento di un anello di silicone a 1,5 cm. dalla giunzione esofago-gastrica, confezionando una piccola tasca gastrica (equivalente al contenuto di una tazza di caffè). Nella faccia ventrale del bendaggio è presente una camera che si può riempire di liquido attraverso un dispositivo (port) che viene collocato a livello sottocutaneo. Il riempimento della camera consente la riduzione del calibro del punto di passaggio del cibo fra la parte di stomaco sopra il bendaggio e la parte al di sotto di esso.
L'intervento consiste in una resezione verticale di circa 3/4 di stomaco. Lo stomaco residuo avrà un volume di circa 100 – 150 ml ed avrà la forma di una manica, da cui il termine ingle-se sleeve. Oltre all'aspetto puramente restrittivo, e quindi all'inevitabile riduzione della quantità di cibo ingerito, contribuiscono al dimagrimento numerose modificazioni ormonali. Questo intervento viene praticato o come intervento primario o come prima step in previsione di un successivo by-pass gastrico nei pazienti super obesi
Si confeziona una piccola tasca gastrica del volume di circa 30 ml a cui si collega (si anastomizza) un’ansa del digiuno recuperata a circa 80/100 cm dall’ angolo duodeno-digiunale (di Treitz). Questo tratto di intestino è chiamato tratto alimentare. La continuità dell’intestino al di sotto del duodeno, necessaria per veicolare la bile ed il succo pancreatico, viene assicurata anastomizzando il tratto bilio pancreatico con il digiuno a circa 150/200 cm dalla sutura tra tasca gastrica ed intestino.
L’intervento è particolarmente indicato nei pazienti con reflusso gastroesofageo
BYPASS GASTRICO AD UNICA
ANASTOMOSI comunemente detto MINIBYPASS GASTRICO
L’intervento consiste in un primo tempo chirurgico restrittivo finalizzato alla creazione di una piccola tasca gastrica verticale, del volume di circa 60-70 ml. Il secondo tempo dell’intervento, prevede l’unione (anastomosi) tra la tasca gastrica e l’intestino tenue, “saltando” (by-passando) un tratto di 200-250 cm di piccolo intestino misurati a partire dal duodeno.
Il mini by-pass gastrico presenta due differenze rispetto al Bypass classico:
1) la creazione di un serbatoio gastrico lungo.
2) il confezionamento di una sola anastomosi tra stomaco sezionato ed intestino.
Analogamente al by-pass gastrico anche nel mini by-pass gastrico lo stomaco
ed il duodeno vengono esclusi completamente dal transito degli alimenti.